Dalla fava alla barretta: 8 fatti curiosi sul cioccolato che forse non sapevi
Prima di arrivare sulla nostra tavola, il cioccolato compie un lungo, anzi lunghissimo viaggio, che inizia dalle piantagioni di cacao e finisce sugli scaffali dei supermercati, attraversando talvolta interi continenti. Apprezzato da grandi e piccini, questo alimento apporta benefici noti sin dalla notte dei tempi, influendo positivamente sulla nostra salute fisica e mentale. Ma a quando risalgono le origini del cioccolato? E quali sono le principali tipologie? Continua a leggere per scoprirlo!
- Da dove proviene il termine “cioccolato”?
La parola deriva dalla lingua náhuatl del Messico centrale e in particolare dal termine “xocoatl”, una bevanda molto nutriente ed energetica a base di mais e semi di cacao che, una volta ridotti in poltiglia, venivano disciolti nell’acqua con l’aggiunta di spezie piccanti.
Nonostante le pochissime testimonianze dirette della civiltà Maya, l’importanza del cacao per questo popolo trova conferma in numerosi ritrovamenti archeologici in cui le divinità Maya vengono ritratte mangiare fave di cacao (da qui il soprannome “cibo degli dei”). Non a caso il nome scientifico del cioccolato è “Theobroma cacao”, un termine che deriva dal greco “Theos” (Dio) e “broma” (alimento, cibo). E chi lo avrebbe mai detto?
- L’oro nero
Considerato un prodotto di lusso accessibile soltanto alle classi sociali più elevate, il cacao venne utilizzato come una vera e propria moneta durante tutto il periodo precolombiano. Un’usanza inizialmente sconosciuta a Cristoforo Colombo, che nel 1494 rifiutò una grande quantità di fave donata dagli Indiani d’America, in qualità di pagamento di tributi.
In termini di valore, alcuni geroglifici rivenuti in Messico mostrano come, nel 1576, 1200 fave di cacao corrispondessero a 1 Peso messicano. Un “tasso di cambio” davvero sorprendente al giorno d’oggi, dal momento che un tacchino costava 100 fave di cacao e un avocado solamente 3!
- L’arrivo del cioccolato in Europa
Fu dopo svariati anni dall’arrivo dei Conquistadores nell’America centrale che il cioccolato raggiunse il continente europeo. La prima persona in assoluto ad assaggiare il cacao in Europa fu il Re di Spagna Filippo II nel 1544, il quale ricevette in dono alcuni recipienti di cioccolato da parte di una delegazione di Maya Kekchi. Dalla Spagna, il prodotto iniziò poi il suo grande viaggio per tutta l’Europa, passando per l’Italia, l’Inghilterra e la Francia. In particolar modo, fu in occasione delle nozze tra il Re Luigi XIV e l’Infanta di Spagna Maria Teresa che il cioccolato venne ufficialmente introdotto in Francia, diffondendosi velocemente tra tutte le classi sociali.
- La nascita del cioccolato moderno
Fu solo con l’avvento della rivoluzione industriale del XIX secolo che il cacao iniziò a trasformarsi nella cioccolata che conosciamo al giorno d’oggi. Ricordiamo in particolar modo l’invenzione del chimico olandese Coenraad Johannes van Houten, che nel 1828 diede vita alla prima pressa idraulica in grado di separare il burro di cacao dalla pasta di cacao, ottenendo una sorta di panetto di cioccolato riducibile in polvere.
Un’invenzione a dir poco sensazionale che diede il via ad una vera e propria rivoluzione del cioccolato, tanto a culminare nel 1847 con la creazione della prima barretta di cioccolato da parte dell’azienda inglese Fry, la più grande produttrice di cioccolato al mondo durante tutto il periodo vittoriano.
- I benefici del cioccolato
Storicamente, gli Aztechi associavano il cioccolato con Xochiquetzal, la dea della fertilità, considerando il cacao come un potente afrodisiaco. Nella cultura azteca, peraltro, il cioccolato era ritenuto fonte di vitalità e di energia; una credenza che al giorno d’oggi trova conferma nella cosiddetta Teobromina, un alcaloide naturale presente nelle piante di cacao.
Grazie alla scienza moderna sappiamo che il cioccolato apporta innumerevoli effetti benefici sulla nostra salute. Questo alimento contribuisce infatti al benessere dell’apparato cardiovascolare e vanta una forte azione antiossidante e antipertensiva, riducendo i livelli di colesterolo e la pressione arteriosa. Da non dimenticare anche il reale effetto antidepressivo del cioccolato: una piccola porzione di questo prodotto aumenta di gran lunga la serotonina, meglio nota come l’ormone della felicità. Ma questo sicuramente già lo sapevi.
- Fonte di dibattito teologico
Come avvenne per altre bevande esotiche che fecero il loro ingresso in società (vedi il tè o il caffè), la Chiesa Cattolica del XVII secolo non poté far a meno di chiedersi se il cioccolato fosse un semplice alimento o una fonte di piacere che portasse all’ebbrezza. Secondo alcuni ecclesiastici, infatti, il cioccolato alimentava «il fuoco della libidine» e stuzzicava «gli stimoli della carne», rappresentando un peccato carnale. Per non parlare del fatto che l’importazione del cacao nascondesse una pratica tanto drammatica quanto riprovevole: quella della schiavitù nelle colonie.
Ciò nonostante, i membri del Clero erano soliti consumare la cioccolata come ricostituente durante la Quaresima, secondo il principio liquidum non frangit jejunum (un liquido non interrompe il digiuno). Ma anche a questo proposito non mancarono le polemiche: la cioccolata doveva essere considerata una bevanda o un alimento? Nel 1662 arrivò la conferma da parte del Cardinale Francesco Maria Brancaccio, il quale stabilì con un’ordinanza ufficiale che il cioccolato non interferiva con la pratica cattolica del digiuno.
- Le fabbriche di cioccolato più antiche
Alcuni nomi sono inevitabilmente associati al mondo del cioccolato, e anche solo pronunciarli fa venire l’acquolina in bocca. Ma sapevi che alcune marche celebri al giorno d’oggi sono in commercio da più di 200 anni?
È questo il caso dell’azienda Cadbury, fondata a Birmingham nel lontano 1824, e anche della Nestlé, risalente al 1866; ma non dimentichiamo la Lindt, la fabbrica di Zurigo che nel 1845 produsse la prima tavoletta di cioccolato solido della Svizzera tedesca. È sempre a quest’azienda che spetta l’invenzione del cioccolato fondente, ottenuto per sbaglio quando Rodolphe Lindt si dimenticò di spegnere un macchinario addetto alla miscelazione e si ritrovò con un cioccolato “fondant” (che si scioglie in bocca). Quello fu l’inizio del cioccolato Lindt, unico, inimitabile e famoso in tutto il mondo.
- Le varie tipologie di cioccolato
Aromatizzato, crudo, di copertura… classificare il cioccolato non è così semplice! In generale, è possibile affermare che esistono 4 tipi di cioccolato principali, a ciascuno dei quali appartiene un colore. Partiamo con quello fondente, considerato da molti come l’espressione più pura del cioccolato; tipicamente amara, questa varietà è costituita da pasta di cacao (nella quantità minima del 45%) e da burro di cacao (˃28%). Proseguiamo con il cioccolato al latte, a cui vengono aggiunti anche lo zucchero e il latte (˃14%); essendo più dolce e morbido, questo cioccolato è particolarmente apprezzato dai bambini, tanto da essere considerato una delle tipologie di cioccolato più vendute al mondo.
E il cioccolato bianco, ti starai chiedendo? Creato in Svizzera dopo la prima guerra mondiale, questo prodotto contiene solamente burro di cacao, zucchero e derivati del latte, risultando privo di pasta di cacao. Proprio per questo motivo il cioccolato bianco non è solitamente ritenuto un prodotto di alta qualità o di grande fattura; in compenso, non contiene sostanze nervine, perciò risulta adatto anche alle persone che non possono assumere caffeina.
Concludiamo infine con una novità piuttosto recente: il cioccolato rosa, anche noto come Ruby Chocolate, il cui colore deriva da un’esclusiva varietà di fave di cacao (rosa, per l’appunto). Leggermente acidulo e meno dolce rispetto al cioccolato al latte, il cioccolato rosa sta prendendo piede nel mercato, tanto da essere definito la più grande innovazione degli ultimi 80 anni. Una vera goduria in grado di soddisfare tutti i gusti!
Se questi aneddoti interessanti ti hanno fatto venire una voglia irrefrenabile di cioccolato, non perdere tempo e lasciati tentare da Smartbox! Prenota un’imperdibile degustazione che ti premetterà di assaporare i cioccolati svizzeri più pregiati e cogli l’occasione per concederti una golosa merenda in compagnia di una persona speciale, assaggiando dolci e praline di primissima qualità. Da leccarsi i baffi!